Zucche, torrone, spettri: sono tanti i simboli che popoleranno l’immaginario durante il famoso ponte dei morti. La cultura italiana si mescola a quella anglofona con la festa di Halloween: in tanti cedono a mode stravaganti sottovalutando il significato della festa religiosa. Ma qual è il senso cattolico di un festeggiamento come quello del 2 novembre ? Scopriamolo insieme
Forse non tutti sanno che la tanto discussa festa di Halloween mescola usanze pagane e cattoliche.
I punti di contatto tra le tradizioni
Sono tanti, a ben guardare, anche nei simboli i richiami a concetti presenti nella cultura cattolica che si nascondono nella tradizione di Halloween. Il continuum tra vita e morte, la lotta tra il bene e il male, la presenza ancora attiva dei defunti nella vita dei loro discendenti, ne sono solo alcuni esempi. Il nodo resta il confine di questo dialogo tra vita e morte che nella festa di Halloween si trasforma in un Carnevale del brivido, senza rimandi alla spiritualità.
La festa morti nella cultura cristiana
La Chiesa cattolica commemora i defunti il 2 novembre: il senso della festa è molto più legato all’amore, allo scambio e alla pace.
Il 2 novembre: il senso della festa
Il significato della festa dei morti infatti, è quello di mantenere il dialogo di preghiera sempre attivo tra vivi e morti.
Da case, parrocchie o andando al cimitero ognuno prega per i suoi defunti, perchè a ciascuno venga alleggerito il percorso di avvicinamento a Dio con la remissione degli errori commessi in vita e dalla casa del Padre i defunti pregano per chi è rimasto, in uno scambio incessante di impegno e amore.
Altro grande merito della festa dei morti è riflettere sulla fine, un tema che spesso rifiutiamo perché troppo immersi nella mondanità. Una finche però non deve far paura perché è l’inizio di un nuovo bellissimo momento che avvicina a Dio.