Il 17 gennaio è una data ricca di tradizioni e riti per le celebrazioni in onore di Sant’Antonio Abate, egiziano, uno dei più illustri eremiti della storia della Chiesa che intorno al 250, a soli 20 anni, abbandonò ogni cosa per vivere dapprima in una plaga deserta e poi sulle rive del Mar Rosso, dove condusse vita anacoretica per più di 80 anni.
Da decenni in suo onore nelle piazze di decine di paesi e città d’Italia vengono accesi grandi falò, un richiamo ad usanze antiche che si ricollegano strettamente alla storia agricola del nostro Paese, quasi a voler ricordare alla pubblica memoria quelle che sono le origini dell’uomo. E se prima i fuochi venivano accesi quasi esclusivamente in campagna, oggi quei riti propiziatori si sono spostati in città e alla tradizione sacra se n’è accostata un’altra pagana, che simboleggia nelle fiamme di quei falò il voler bruciare il vecchio e il negativo o, secondo altri usi, il gettare tra le fiamme una lista dei desideri da benedire con il fuoco.
Tra gli eventi più attesi ci sono quelli delle città di Milano e soprattutto di Varese, dove i festeggiamenti in onore in Sant’Antonio sono partiti già lo scorso 13 gennaio e si concluderanno questa sera con la Festa patronale della comunità pastorale, la Santa Messa e la benedizione degli animali e dei pani. Perché Sant’Antonio Abate è considerato anche il protettore degli animali domestici, tanto da essere raffigurato accanto ad un maiale che porta al collo una campanella.
Affascinante e ricca di significato è la festa dedicata a Sant’Antonio che si svolge a Bagnaia, frazione di Viterbo, nel bel mezzo della Via Francigena. Qui è stata accesa già la scora notte viene accesa un’enorme catasta di legna, alta oltre 8 metri per circa 30 metri di circonferenza, che brucerà fino all’alba di domani. Alle preghiere intorno al Sacro Fuoco di Sant’Antonio, anche a Viterbo seguirà la santa Messa e la benedizione degli animali.
In totale sono circa 80 i comuni italiani che renderanno omaggio a Sant’Antonio Abate.
Preghiera a Sant’Antonio Abate
Dio mio, Sant’Antonio Abate ha accettato la tua chiamata a rinunciare al mondo e ad amarti al di sopra di tutte le cose. Ti ha servito fedelmente nella solitudine del deserto attraverso il digiuno, la preghiera, l’umiltà e le opere buone. Nel Segno della Croce ha trionfato sul Diavolo.
Attraverso la sua intercessione, fa’ che possiamo imparare ad amarti meglio; con tutto il nostro cuore, tutta la nostra anima, tutta la nostra mente, tutta la nostra forza; e ad amare il prossimo come noi stessi.
Sant’Antonio Abate, santo grande e potente, esaudisci anche questa richiesta speciale [menzionarla].
Amen.