Tra meno di un mese, Papa Bergoglio andrà in Bulgaria e Macedonia del Nord. Dal 5 al 7 maggio prossimi, il Santo Padre effettuerà il suo ventinovesimo viaggio apostolico partendo da dove, nel 1925 e dal 1931 al 1934 poi, Papa Roncalli fu viaggiatore e delegato apostolico. Il 5 maggio, infatti, farà visita al Patriarca e al Santo Sinodo della Chiesa Ortodossa Bulgara. A seguire, altamente ricco di significato la visita privata che il Papa farà al campo profughi di Vrazhdebna, nato nel 2013 all’interno di una ex scuola alla periferia di Sofia. In calendario, in un luogo così simbolico, l’incontro con cinquanta rifugiati provenienti da Siria e Iraq. «Insieme», ha detto Bergoglio nel video messaggio inviato ai due Paesi che si appresta a visitare, «manifesteremo la volontà di seguire il Signore Gesù nel cammino della comunione fraterna tra tutti i cristiani. Il mio pellegrinaggio sarà tutto nella memoria del Santo Papa Giovanni XXIII, che negli anni trascorsi a Sofia come Delegato Apostolico ha creato col vostro popolo un legame di stima e di affetto che dura tutt’ora. Egli è stato uomo di fede, di comunione e di pace. Per questo ho scelto come motto del Viaggio il titolo della sua storica Enciclica “Pacem in terris - Mir na zemyata”».
Sempre nel solco della carità cristiana e del conforto agli ultimi, il Papa si recherà in Macedonia del Nord. Si tratterà della prima visita di un Santo Padre nel Paese che diede i natali a Madre Teresa di Calcutta: a Skopje, dove la religiosa nacque nel 1910, Papa Francesco benedirà la prima pietra del santuario a lei dedicato. In occasione della visita al memoriale della religiosa che ospita anche alcune sue reliquie, il Santo Padre incontrerà anche alcuni parenti della suora.
Nella tre giorni agli inizi di maggio, sono previsti ben 12 interventi pubblici di Papa Francesco tra cui tre omelie, tre preghiere e sei discorsi per un viaggio particolarmente intenso sotto il profilo ecumenico ed evangelico.