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08 marzo 2022
Per la festa delle donne ci poniamo una domanda molto in tema sulla parità dei diritti: perché le donne non possono essere ordinate sacerdote secondo quanto prescrive la Chiesa Cattolica?
Senza approfondire l’argomento da un punto di vista teologico, ci si potrebbe chiedere se le donne siano davvero ben considerate nella nostra religione.
Eppure la risposta è assolutamente si!
La considerazione che Cristo ha delle donne, non solo della Madre Maria, ma di tante figure come ad esempio le sorelle di Lazzaro è del tutto innovativa per l’epoca
La figura di Maria, vergine e madre di Dio è in controtendenza rispetto ad altre religioni monoteiste.
Sono ancora le donne a trovare il sepolcro vuoto e ad essere le prime testimoni della resurrezione del Cristo, giocando così un ruolo fondamentale nella diffusione del messaggio salvifico.
Ci potrebbero essere tantissimi elementi a sostegno della tesi di un cristianesimo che esalta la figura femminile.
Resta però la domanda che magari in tanti possono essersi posti: ma perché se la fede ha in così gran considerazione le donne non è possibile per queste essere ordinate sacerdote?
La risposta è nel concetto stesso del sacramento.
Secondo la dottrina cristiana un sacerdote non è semplicemente un capo comunità. Se così fosse non ci sarebbe alcun problema a riguardo.
Un sacerdote agisce in “persona Christi” quindi fa le veci di Gesù, che è per definizione vero Dio e vero uomo.
Inoltre proprio come Cristo, il sacerdote è sposo della Chiesa, e come sposo non può essere una donna.
Quindi la figura maschile collegata al sacramento del sacerdozio non è una scelta e non può essere una condizione modificabile.
Al contrario nella religione protestante il sacerdozio non è un sacramento e il pastore è scelto dal Consiglio Presbiterale composto da fedeli, quindi la libertà di movimento in questo senso può essere più ampia!
Del resto Cristo stesso per fondare la Chiesa scelse i 12 apostoli tutti uomini.
Non si tratta quindi di ritenere un genere superiore all’altro.
La nostra religione crede del resto in una complementarietà del maschile e del femminile : non in un’omologazione.
“Maschio e femmina li creò”.
Genesi 1,26-28
Uomini e donne, in questo senso, trovano spazio ugualmente nella fede, con compiti diversi e parimenti importanti nell’amore, nel rispetto e nell’essere tutti figli di Dio.
E questo ci sembra un ottimo tema di riflessione per questa festa delle donne!