Domani è la Giornata mondiale dell’Ambiente. Si tratta di una festa religiosa? Non certo in senso stretto, ma l’ecologia è un tema che riguarda da molto vicino noi fedeli. Ecco perché.
Sapevi che Papa Francesco ha istituito un “Tempo del Creato” con un adeguamento liturgico al tema, che va dal 1 settembre al 4 ottobre?
E che Giovanni Paolo II parlava già 20 anni fa di conversione ecologica?
Il 5 giugno è la giornata mondiale dell’Ambiente , un momento per riflettere su temi sempre più urgenti come il cambiamento di stile di vita in termini green, le abitudini non rispettose del pianeta, il riscaldamento globale .
Il tema del 2021 è il ripristino degli ecosistemi.
Sul manifesto della giornata si legge: “Questo è il nostro momento. Non possiamo tornare indietro nel tempo. Ma possiamo coltivare alberi, rendere più verdi le nostre città, rinaturalizzare i nostri giardini, cambiare la nostra dieta e pulire i fiumi e le coste. Siamo la generazione che può fare pace con la natura. Diventiamo attivi, non ansiosi. Siamo audaci, non timidi. #GenerationRestoration”.
Apparentemente potrebbero sembrarci tematiche legate all’attivismo o alla politica e invece si tratta di temi che in un’ottica di fede non possono essere trascurati tanto che la chiesa romana ha un suo Global Catholic Climate Movement che raccoglie più di 700 associazioni cattoliche sparse per il mondo e impegnate sul tema ambientale.
Ma perché tanta connessione tra fede e tema green? Come si può leggere questo in un’ottica di fede?
L’amore per il Creato si esprime fin dalle fondamenta della fede: nella preghiera che meglio raccoglie il sentire cristiano, il Credo
«Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, Creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili»
In quest’ottica il creato non è solo voluto da Dio come strumento dell’Uomo ma è proprio espressione della Potenza Creatrice del Padre oltre ad essere un suo dono per gli Uomini.
Come Opera del Padre, la natura merita rispetto e offenderla equivale a un peccato.
Proprio per questo San Francesco parla delle meraviglie della Creazione come fratelli e sorelle, espressioni dell’amore divino come l’uomo.
Sul tema Papa Francesco si è espresso lungamente nell’Enciclica “Laudato Si”
“Vivere la vocazione di essere custodi dell’opera di Dio è parte essenziale di un’esistenza virtuosa, non costituisce qualcosa di opzionale e nemmeno un aspetto secondario dell’esperienza cristiana”.
Ogni cristiano quindi può e deve fare la sua parte anche nelle piccole cose, nelle scelte quotidiane, nell’educazione dei più giovani , nella sensibilizzazione collettiva e nella preghiera.
DESTA si associa al tema nella riflessione e con una metodologia lavorativa che pur dando importanza alla tecnologia non trascura il mantenimento di un cuore artigianale rispettoso delle tradizioni più antiche!